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domenica 28 giugno 2020

Segnalazione "Racconti di personalità multiple" di Valentina Venturino

Buongiorno cari/e readers, 

torniamo con una nuova segnalazione. Si tratta di una pubblicazione firmata Valentina Venturino e uscita a marzo di quest'anno! Vi lasciamo di seguito le informazioni principali, sperando di incuriosirvi, e una foto del libro con il bel micione dell'autrice😁😻!



Titolo: Racconti di personalità multiple
Autrice: Valentina Venturino
Genere: racconti e poesie

Editore: autopubblicato
Pagine: 130
Prezzo: cartaceo € 8,31, ebook € 2,99
Pubblicazione: 19 marzo 2020



Link Amazonhttps://www.amazon.it/Racconti-personalit%C3%A0-multiple-Valentina-Venturino/dp/B0863X5YKZ

Sito autricehttps://acquaevento.wixsite.com/raccontidpm

Sinossi:
I miei racconti non si lasciano classificare in un unico genere, spaziano in ambiti molto diversi, addirittura potrebbero sembrare scritti da più persone, da qui il titolo. 
Si tratta di frammenti: momenti, nella vita dei personaggi, in cui accade qualcosa che vale la pena di raccontare. 
Mi piace pensare che intorno a essi chi legge possa costruire una propria visione: immaginare cosa accadde prima e quale sarà il dopo, in un continuum temporale senza confini netti, che lascia spazio alla fantasia. 
Oltre ai racconti, ho raccolto alcune poesie.


Estratto dal racconto "La Fenice":
“Ora di cena, le strade si svuotano. Con l’acquietarsi dei rumori esterni, si sentono. Passi. Qualcuno cammina nel teatro. Una torcia gli fa luce, si vede correre il fascio da sinistra a destra. Sa dove andare, si muove sicuro. Scivola nel corridoio centrale della sala, sale le scale che portano al palco. È rapido, guardingo. Pericoloso. Ora è dietro al palcoscenico, come ieri sera, durante il sopralluogo. Armeggia con il quadro elettrico, ci vogliono solo pochi minuti. Scosta il sipario, ripercorre la sala ed esce a passo veloce. Il complice lo aspetta fuori, nessuno si è accorto della loro intrusione. Richiudono il portone, si allontanano in fretta insieme.
Sono le venti e cinquantanove del 29 gennaio 1996.
Inizialmente filtra all’esterno soltanto il fumo. Ma presto si vedono bagliori attraverso i vetri, la tramontana facilita la combustione, qualcuno dà l’allarme, i veneziani accorrono al loro amato teatro, che ancora una volta brucia. I vigili del fuoco sono lì in pochi minuti, ma faticano ad arginare le fiamme, che serpeggiano sempre più alte e crepitano inesorabili, finché con uno scoppio assordante i finestroni vanno in frantumi. La struttura architettonica inizia a cedere, crolla il Torrino, poi il tetto della platea.
Le sagome di chi ha calcato le scene del teatro illustre si svincolano dall’immobilità a cui le ha costrette il tempo. Si scorge Tosca buttarsi dagli spalti per sfuggire all’incendio, Violetta agonizzare e stavolta non per la sua malattia, mentre ancora una volta Don Giovanni muore, soccombendo alla maledizione che ha colpito la Fenice una volta di più”.


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