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giovedì 30 aprile 2020

Recensione "Yug nelle terre sconosciute" - Guy De Larigaudie

Titolo: Yug nelle terre sconosciute
Autore: Guy de Larigaudie 
Editore: Armando Curcio editore
Genere: romanzo

Pagine: 125
Prezzo€ 12,90 (copertina flessibile)




Questo volume è preceduto da "Yug - Il ragazzo della foresta", di cui vi abbiamo già parlato: https://lleggendoinsieme.blogspot.com/2020/04/recensione-yug-il-ragazzo-della-foresta.html


Ritrovato il suo clan, dove è ammirato e rispettato per la sua forza e il suo coraggio, Yug sente il bisogno di spingersi oltre. Non gli basta più limitarsi a immaginare nuove avventure e mondi inesplorati, così decide di intraprendere un nuovo, pericoloso viaggio verso il caldo Sud per assaporare sulla propria pelle le meraviglie della natura che ancora ha da scoprire. 
Un viaggio verso terre a lui sconosciute.


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In questo secondo romanzo con protagonista Yug, un giovane di era preistorica che nel primo volume abbiamo accompagnato in incredibili avventure alla ricerca del suo clan, emerge ancora più chiaramente tutta la sensibilità che lo distingue dal resto della sua gente. 
Yug, a dispetto del tempo in cui vive, dimostra infatti una spiccata sensibilità estetica, oltre a una particolare attenzione al rispetto per la natura che lo circonda. Dove gli altri vedono un semplice recipiente per contenere dell'acqua, Yug decora e modella un vaso, se gli altri intrecciano monotone ceste, Yug alterna i colori con una precoce vena artistica. 
Quando scopre la magia del disegno e delle incisioni sulle pareti di una caverna, a Yug pare una rivelazione fondamentale, persino alla pari se non superiore a quella del fuoco. Sì, perché grazie all'amicizia che instaurerà con una tribù di indigeni Yug verrà a conoscenza di un'altra creazione straordinaria: il fuoco, che fino a quel momento non credeva possibile far nascere dal nulla. 
Ma facciamo un passo indietro. Il nostro giovane esploratore decide di lasciare il clan per partire con la sua piroga verso acque più calde. Acque che si rilevano piene di trappole, dagli aguzzi denti di uno squalo, al rapido assalto del coccodrillo, gli irritabili ippopotami e gli strani rinoceronti. Uccelli dai mille colori, il manto lucente della pantera, gli inattaccabili elefanti, piante mai viste prima e frutti mai assaggiati. 
Così Yug affronta i pericoli della savana, armato di ascia, zagaglia, e soprattutto del suo ingegno. Ad aiutarlo questa volta è un maestoso leone, che dopo essere stato trovato ferito e curato dal ragazzo, ricambierà fedelmente il favore. Entrambi dominati dall'istinto del cacciatore. 
Scopre anche che queste terre non sono sconosciute a qualunque uomo, ma abitate da accoglienti tribù dalla pelle color ebano, che gli donano l'innovazione del fuoco e del ferro. 
Con tutte queste nuove conoscenze e esperienze di crescita, Yug potrà in futuro essere una grande guida per il suo clan.
Sono felicissima di poter ribadire la mia opinione riguardante il primo volume anche per questo nuovo viaggio. 
Come giovani scout (l'autore Guy de Larigaudie, il Rover Leggendario, ne sarebbe entusiasta), impariamo intense seppur brevi lezioni di vita dalla natura e dal rapporto di Yug con essa. Un'ambiente spesso inospitale e colmo di agguati si rivela fonte preziosa di miglioramento e stupore, se solo sappiamo osservarlo con una mente ben aperta e rispettarlo (tema che, nonostante la distante ambientazione temporale, è più attuale che mai!). 
Ultima ma non ultima osservazione: anche questa volta restano meravigliose le illustrazioni interne e la cura del dettaglio estetico del libro. 



« A volte si immaginava di essere seduto, la sera, in mezzo alle persone del suo clan, di descrivere loro gli animali che aveva cacciato o visto, gli alberi con il tronco più grosso delle capanne, le erbe così alte che neanche due guerrieri, uno in piedi sulle spalle dell'altro, avrebbero potuto toccare la cima. Allora gli sembrava che il suo clan fosse più ricco, migliore, perché uno di loro aveva percorso, almeno in parte, la vastità del mondo e aveva visto le sue meraviglie. »

« Mai e poi mai Yug avrebbe immaginato che un animale così pesante fosse tanto veloce. Il galoppo dell'animale faceva tremare il suolo. Veder correre quella massa enorme con tutta la forza della rabbia cieca era terrificante. »



                                                               _Lisa

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