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venerdì 2 agosto 2019

Recensione "Le bugiarde" - Rebecca Reid

Titolo: Le bugiarde
Autore: Rebecca Reid                  
Editore: Piemme                                              
Genere: Thriller psicologico                                               
Pagine: 320
Prezzo: € 19,90 cartaceo, 9,99 ebook
Data uscita: 16 luglio 2019 



"Nessun rimpianto?" Esitò per un istante. "Direi di no."
Lila, Nancy e Giorgia sono amiche da anni, hanno condiviso tantissime cose, il collegio, il matrimonio, i momenti felici, quelli tristi e, ovviamente, un montagna di segreti. Quella montagna che le ripara dalla realtà, quella montagna dietro la quale si nascondono dalla verità. Tre donne legate da un rapporto particolare, tre donne che portano avanti la loro amicizia recitando perfettamente la loro parte, tre donne che custodiscono un segreto che rovinerebbe le loro vite per sempre. La loro esistenza prosegue tra storie inventate e teatrini, tra paura della verità e timore che qualcuna possa confessare. Durante la loro ultima cena la tensione sarà così densa da poterla toccare con mano. 



Un libro letto in collaborazione con Piemme uscito il 16 luglio. Un libro che ho letto lentamente a causa delle vacanze e dello studio, ma che in realtà si legge molto velocemente. Le bugiarde rappresenta l'esordio di questa nuova autrice per Piemme e nonostante sia ben scritto non mi ha fatto impazzire. La scrittura è densa e scorrevole, l'autrice è capace di farti sentire sulla pelle la tensione e la paura che intercorre tra le amiche. Il lettore vive a pieno ogni loro emozione e diventa testimone delle loro bugie. La storia si intervalla tra il presente e il passato in modo molto piatto e monotono. Ci sono pochissimi colpi di scena e si può intuire già dalla metà del libro ciò che le tre amiche nascondono. Il punto forte di questo libro, ciò che ho adorato, è l'alternanza dei punti di vista, tutte le protagoniste hanno voce in capitolo, ognuna di loro può esprimere tutto quello che prova e raccontare in modo differente ciò che sta vivendo. Lily, Nancy e Giorgia sono rimaste amiche nonostante abbiano personalità diverse e vivano in condizioni sociali differenti. Il loro rapporto non si basa sulla vera amicizia ma sull'odio, sull'invidia, la gelosia e su tantissime ripicche. Quindi la vera domanda è: cosa può legare tre persone così diverse? 
Il libro inizia con una cena organizzata dalle tre ragazze, ormai adulte. Una cena strana, quasi irreale. La paura è palpabile. Ognuna di loro si è costruita una propria vita, una vita che recitano alla perfezione e con maestria nella speranza che nessuna delle tre prima o poi ceda. Un rapporto difficile e malato che, nonostante tutto, dura nel tempo. Una relazione basata sull'inconfessabile. Il rapporto di tre donne che a distanza di anni si odiano ancora. Tre protagoniste costruite alla perfezione, adatte al loro ruolo. Un libro che ci mostra tutti i retroscena di una vita passata a mentire e sulla volontà di voler solo mettere in risalto il meglio. Tre amiche che colgono ogni occasione per giudicarsi e ferirsi, senza rispetto e senza umanità L'aspetto psicologico da un po' più di carattere al libro senza però influire molto sulla monotonia della storia. Le protagoniste vengono descritte in modo dettagliato anche se personalmente ho fatto molta fatica ad apprezzarle ed a entrare in sintonia con loro. 
Un libro con un finale duro e crudele che ci fa capire quanto l'essere umano possa diventare pericoloso quando si sente in pericolo. 

Era strano trovarsi lì insieme. Più strano di quanto si fosse aspettata. D'altra parte, ne ara passato di tempo dall'ultimo volta che si erano incontrate


Gee ci sarebbe stata, con tutta la sua calma, affidabilità e sicurezza, finché lei avesse tenuto la bocca chiusa e si fosse attenuta alle regole. Solo che negli ultimi tempi Lila aveva cominciato a chiedersi se fosse giusto.

La sua mente era troppo occupata da Lila e Nancy e dal tentativo di decifrare il significato nascosto dietro ogni cosa che dicevano. È così che vivono le persone normali? Passano il tempo a cercare di individuare gli insulti nascosti in ogni frase pronunciata dai loro amici? Probabilmente no. Ma loro non erano amiche normali.

Aveva tenuto il rossetto scuro, probabilmente in un tentativo di mostrarsi educata, ma non stava per nien- te bene con il vestito. Perché non se ne accorgeva? Era un tale spreco che Georgia avesse tutti quei soldi. Be’, erano i soldi di Charlie, veramente. Forse era perché Georgia era cresciuta povera? Non aveva mai imparato a fare shopping?

Era vero, alle altre persone di solito piacevano i propri amici, o almeno è quello che davano a vedere. Ma loro – Georgia e Lila e Nancy – erano diverse. Qualcosa di inspiegabile le univa, nonostante tutto. Forse erano tutti gli anni di collegio che avevano vissuto insieme oppure il segreto che condivide- vano da anni, o forse era qualcosa di più profondo, nascosto dentro di loro. Nelle sue promesse, al matrimonio, Lila aveva citato una frase di Emily Brontë: «Di qualunque cosa le nostre anime siano fatte, la mia e la tua sono fatte della stessa cosa». Georgia, sull’altare, aveva mantenuto il sorriso stampato in faccia, ma pensava che l’anima di Lila non avrebbe potuto essere più diversa da quella di Roo. La sua era fatta della flanella della sua divisa scolastica, del tartan della sua famiglia, intriso di whisky ed egocentrismo. Un tessuto egoista e prepotente. Lo stesso materiale di cui era- no fatti tutti i ragazzi che conoscevano. L’anima di Lila era differente. Poteva sembrare simile a ogni altra ragazza incontrata a scuola, ma non era così. Lui sarebbe stato molto più felice con una qualunque bionda beneducata con cui era uscito prima di lei. D’altra parte, come avrebbe potuto indovinare che non stava sposando una ragazza dolce e obbediente che si sarebbe sempre tenuta due passi dietro di lui e non lo avrebbe mai messo in imbarazzo negli eventi di lavoro? Lila era brava a recitare tanto quanto lei e Nancy. 



Rebecca Reid 
È una giornalista freelance inglese. Scrive per The Telegraph, Metro ed Evening Standard, e lavora molto anche su radio e tv. Le bugiarde è il suo primo thriller, acquisito per una cifra vertiginosa dall'editore di Paula Hawkins, ed entrato nelle classifiche inglesi appena pubblicato.

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