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mercoledì 17 aprile 2019

Recensione "Lezioni di Tenebra" - Helena Janeczek

Risultati immagini per lezioni di tenebraTitolo: Lezioni di Tenebra
Autrice: Helena Janeczek
Genere: narrativa                         
Editore: Guanda                                  
Prezzo: € 16,50
Pagine: 200






« Vorrei sapere se è possibile trasmettere conoscenze e esperienze non con il latte materno, ma ancora prima, attraverso le acque della placenta o non so come, perché il latte di mia madre non l'ho avuto e ho invece una fame atavica, una fame da morti di fame, che lei non ha più. »

La complicata relazione tra madre e figlia, una madre dal carattere enigmatico, con un passato tutt'altro che facile da accettare e una figlia cresciuta con un invisibile peso sulle spalle. 
I ricordi autobiografici di Helena Janeczek si mescolano con la storia e la terribile responsabilità dell'umanità nel periodo nazista. Un miscuglio di identità, lingue e culture, le difficoltà dell'incontro tra queste e un breve ma intenso ritorno nei luoghi del passato.


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Una lettura dallo stile leggero e scorrevole, a dispetto del contenuto schietto e disincantato. Helena Janeczek racconta dell'amore per sua madre, intervallato da continui litigi e dissapori, controversie chiuse da tempo e ferite ancora aperte. Si interroga su come, e in quale misura, l'esperienza della madre ad Auschwitz-Birkenau possa aver influenzato la propria educazione, la rigidità dei genitori su certi aspetti della sua giovinezza e l'insistenza della figura materna nel tentativo di plasmare la vita della figlia. Racconta quel poco che sa dei propri parenti, in gran parte probabilmente vittime della storia, e quanto ancora non sa, e forse non saprà mai, sul passato di sua madre e suo padre.  Proviene infatti da una famiglia di ebrei polacchi, ha vissuto a Monaco di Baviera e, nonostante l'associazione della lingua con la memoria del popolo che la parla, ha preferito il tedesco al polacco o lo yiddish. 
Teme la delusione della madre, che non esita a criticare fortemente i suoi modi e il suo fisico, ma ancor più i suoi silenzi e le sue ansie ingiustificate. La madre di Helena è, come sostiene la scrittrice, 'malata di superomismo', in un continuo testare i propri limiti e la propria resistenza, per dimostrare che sì, come si è salvata dal campo di concentramento, può cavarsela da sola anche nella vita. In particolare, nel libro si ricorda un viaggio di gruppo nei luoghi della memoria della Shoah, al quale partecipano madre e figlia, durante il quale riemerge qualche dettaglio dell'esperienza materna, il dolore e l'umiliazione subita, il senso di colpa per essere scappata a discapito di altri. 
Helena affronta tutto ciò con lucidità, sincerità assoluta e persino ironia, senza infatti tralasciare le file in Italia e gli escamotage per ottenere i documenti di soggiorno. Storia, vicende personali e caratteristiche culturali si intrecciano nelle Lezioni di Tenebra di Helena Janeczek.


« Io amo una madre sopravvissuta che raccoglie il pane per strada e molto meno l'altra che sale sulla bilancia tutte le mattine, e non riesco a metterle insieme, e so di avere a che fare con un mistero irrisolvibile, so che non riuscirò mai a conoscere mia madre e so anche che la conosco fin troppo bene e che tutte le nostre beghe non sono, né più né meno, che i soliti conflitti e le comuni follie familiari. »

« È inutile che mi sforzi di cercare tracce, ricostruire ponti che mi colleghino ai miei, passando sopra il loro annientamento. Non c'è niente che non si spieghi con ragioni più vicine e plausibili, con ragioni più individuali. Non c'è niente che si spieghi con un massacro. »




Helena Janeczek, nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent'anni. È autrice dei romanzi Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa, Lezioni di tenebra (Guanda, 2011) e La ragazza con la Leica (Guanda, 2017), che nel 2018 ha vinto il Premio Strega e il Premio Bagutta, ed è nella Selezione Premio Campiello. Di prossima pubblicazione, Cibo. Il suo sito internet è: www.helenajaneczek.com


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