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mercoledì 26 settembre 2018

Recensione "Il cuore della luna" - Giuseppe Ammendola

Risultati immagini per il cuore della luna giuseppe ammendolaTitolo: Il cuore della luna. Ho un biglietto di sola andata. Vedrò se e quando              tornare.   
Autore: Giuseppe Ammendola; Rebeka Alves                                                  Editore: Infinito                                                                               
Genere: narrativa                                                                                    
Pagine: 228
Prezzo: 11,90 €

« Non potevo più aspettare, mi sono deciso. Ho preso il biglietto di sola andata. Vedrò poi quando tornare. Raggiungo colei che amo. »


Achille è un uomo insicuro, eternamente indeciso e timidamente rinchiuso tra gli scaffali della sua piccola libreria di Torino, dedicata agli autori sudamericani. La vita non gli ha riservato un'infanzia serena, ma un cane e la madre supportiva lo aiutano ad andare avanti anche dopo una scottante delusione sentimentale. Inaspettatamente, una visita al Salone del libro di Torino lo porta a una svolta e un incontro casuale diventa il suo punto fermo, la sua felicità.

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Delicato e sincero, il romanzo di Giuseppe Ammendola è introdotto dalla Prefazione di Rebeka Alves, nonché personaggio dolce ed energico del racconto, scrittrice colombiana che per il protagonista torinese, Achille, rappresenta sicurezza e armonia. 
Il libro parla di una storia d'amore, ma anche di amare sofferenze, parla della perdita, dell'insicurezza e della passività che spesso l'accompagna, e ancora della profonda fragilità dell'uomo in cerca di stabilità. Tratta inoltre, come accennato nella prefazione, il tema del rispetto per gli animali e la natura, attraverso il tenero rapporto tra Achille e Velcro, un cucciolo probabilmente abbandonato per la strada dal precedente padrone. 
Il cuore della luna è un libro che parla anche, a sua volta, di altri libri, grazie alla passione del protagonista per la lettura, che lo porta a reinventarsi aprendo una libreria e al fortunato incontro con la nota Rebeka. Gli impegni lavorativi dell'affascinante scrittrice e la concreta distanza rendono i rari incontri tra i due inizialmente piuttosto brevi e non fanno che aumentare l'attesa.     A complicare le cose poi, l'inatteso rincontro con la seducente ex moglie, Eva. Tuttavia, i sentimenti tanto forti, e per Achille tanto difficili da esprimere, nei confronti della bella Rebeka, insieme al ricordo dei dolci momenti passati assieme e all'impossibilità di non pensarle, spingeranno il libraio a, finalmente, prendere una decisione della quale non si pentirà.
Ho trovato anche molto originale l'idea di inserire la narrativa per bambini nella favola che Achille invia alla scrittrice, e il lessico utilizzato, i termini in lingua evidenziati dal corsivo.
Una lettura piacevole e leggera, adatta a chi cerca un libro delicato, una storia di insicurezza e gentilezza, di sentimenti e incontri dettati dal destino, perché come citato nel racconto, "Veritas filia temporis", la verità è figlia del tempo.

« Eva era un fiume in piena e io c'ero finito dentro. A volte osavo sorprenderla, ma soprattutto non volevo deluderla, non volevo perderla. [...] Ci vedevamo poco ma dopo appena due mesi discutevamo di progetti comuni e durante una vacanza in Messico, come per gioco, mi convinse a comprare due anelli con i quali giurammo di vivere in eterno. »

« C'erano stati anche anni in cui l'obiettivo era cazzeggiare, conoscere ragazze, ma dopo Eva il mondo delle donne era diventato il mio nemico invisibile. Per difendermi portavo sempre dietro la scorta di armi e munizioni, anche loro invisibili, fatte di pregiudizi, di congetture, ma soprattutto di paure. »

« Il giorno che mi sentirò bene con qualcuno, sarà perché continuerò a essere me stessa, sarà la mia unicità a farmi sentire desiderata. Non si può amare, se prima non s'impara a leggere egli altri e senza biasimi si cerca di comprenderli. L'empatia viene prima dell'amore ed è la base di qualsiasi rapporto »




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