Autore: Diamante Georgese
Editore: Youcanprint
Genere: romanzo rosa Pagine: 175 Prezzo: 9,90
L'amore con lei era rinascere ogni volta in qualcuno di nuovo, capace di amarla ancora di più.
Lorenzo sta vivendo una situazione davvero difficile, sta perdendo una parte di sé, la sua più grande gioia, il suo più grande amore, Anna. Una ragazza incredibile che ha reso la sua vita eccezionale e che lascerà una voragine nella sua esistenza. L'incontro inaspettato con una ragazza scombinerà la sua vita ma qualcosa di oscuro si cela dietro quella fantastica esperienza.
Un libro che mi ha dato modo di riflettere e di pensare a come basti poco per perdere la persona a cui abbiamo donato il nostro cuore, quella persona con cui condividiamo noi stessi. Questo libro ci fa capire quanto l'amore ci renda dipendenti dall'altra persona, quanto un sentimento così profondo leghi le anime dando inizio ad una magnifica storia. La perdita di questa persona è inconcepibile, distrugge e annienta. Ci rende deboli e fragili. Ma l'amore non muore insieme alla persona della nostra vita, ma rinasce dalle ceneri. L'amore è immortale. L'amore è una fenice.
"«E quando saremo vecchi?» , gli occhi accesi dalla consueta provocazione da cui mi lasciavo avvolgere e attrarre. Chissà come sarebbe stato amarsi da vecchi... i corpi stanchi, gli occhi offuscati dagli anni e le menti corrotte dalla vita. Chissà quanti dolori avremmo affrontato, chissà quanti litigi avremmo superato e chissà quante volte avremmo fatto pace facendo l'amore. Ma l'amore da vecchi non sarebbe mai potuto essere così... Così forte, così fisico così distruttivo e pervasivo, l'amore da vecchi sarebbe stato un quiete lago sul quale ci saremmo rispecchiati e avremmo rivisto tutto. Sarebbe stato un lieve equilibrio sul quale ci saremmo adagiati e avremmo vissuto."
"Perché con lei l'amore era fatto di parole, di sospiri e di corpi. Nulla mancava a quest'amore. Cos'erano infatti le parole, se non la voce delle nostre anime? Cos'erano i sospiri, se non la voce dei nostri cuori? Cos'ero io, se non la parte mancante del corpo di lei?"
"Brandelli di me giacevano sparsi ovunque. Giacevano vicino a quel matrimonio che non avremmo più celebrato, accanto a quella casa che non avremmo mai costruito, e dentro quei figli che non avremmo più avuto. Giacevano vicino a quei litigi che avremmo dovuto superare, a tutti quei problemi che avrei voluto affrontare e alle melodie del suo corpo. Giacevano accanto ai nostri viaggi e a i nostri sorrisi, accanto ai nostri abbracci e a i nostri sogni."
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