Visualizzazioni totali

mercoledì 25 ottobre 2017

Recensione "Alla ricerca dell'isola perduta" - Stefano Giannotti

Risultati immagini per alla ricerca dell'isola perduta stefano giannottiTitolo: Alla ricerca dell'isola perduta                                                    
Autore: Stefano Giannotti                                                                
Editore: Altromondo
Genere: romanzo                                                             
Pagine: 142                                                       
Prezzo: € 11,05

« ... conviene credere nella possibilità di modificare il proprio futuro. Questa è forse un'illusione, ma per continuare a vivere dobbiamo crederci, dobbiamo elaborare dei piani per un futuro sicuramente incerto e del quale l'unica cosa che sappiamo è che non potrà assomigliare ai nostri sogni. Intanto però dobbiamo fare tutto come fossimo immortali.  »  
Partendo dalla bella Marsiglia, Andrea si ritrova inaspettatamente in viaggio a bordo della baleniera del capitano Achab, che lo porterà fino ad una misteriosa isola sperduta. Nel corso della visita agli splendidi paesaggi dell'isola, Andrea incontra inimmaginabili personaggi del mondo letterario e cinematografico, da Izzo a Belmondo, da Hemingway a Prometeo, ed ancora Lilith, Murdock, Marlowe... Ognuno di questi ha una storia da raccontare, un insegnamento o un consiglio per Andrea, che credendo forse di sognare dialoga con loro e vive la sua avventura.

                              Immagine correlata

Una storia dai molteplici significati e dalle più svariate possibilità di interpretazione. Andrea è giunto in quel momento della vita di ognuno in cui si è disorientati, confusi sul da farsi. Dare un'ultima decisiva svolta alla propria esistenza o godere di quello che si ha? Andrea sembra non pienamente soddisfatto della propria vita e riflette in maniera profonda su ciò che gli accade, prendendo a modello grandi personaggi della letteratura, scrittori, poeti o filosofi, come Proust, Borges, Salgari e moltissimi altri, citandoli direttamente nel testo. Non è chiaro se siano realmente loro o degli omonimi, come questi dichiarano. Anche il finale è aperto all'interpretazione personale del lettore, che può pensare alle vicende del protagonista come ad un sogno surreale nato dalla mente di Andrea o come un'occasione di riflessione, un tuffo nei pensieri dei personaggi, "perché alla fine la letteratura è la dimostrazione che la vita non basta" .
Sperando di avervi incuriositi, lascio un paio di estratti:


« Quando tu riesci a non aver più un ideale perché osservando la vita sembra una enorme pagliacciata [...] sarai un viandante senza casa, un uccello senza nido. Io sono così. Ora però si offre questa possibilità, per gli altri sono morto e potrei provare a essere una persona diversa, visitare posti che non ho mai visto, conoscere persone che non sanno niente di me. »  

« Qualsiasi cosa comporta dei sacrifici, c'è bisogno di sopportarsi, da giovani si avrebbe bisogno di dimostrare tutta la nostra forza ma dobbiamo pensare al futuro, ricordarci che domani rischiamo di rimanere soli. Ho avuto migliaia di donne, mi ritrovo con un cappotto, un cappello e una pistola e rimpiango un letto, una donna accanto e svegliarmi la mattina, allungare la mano e sentirla lì accanto a me. Addio amico. »  

Stefano Giannotti è nato a Piombino nel 1963. Sposato, ingegnere del software, ama la matematica e adora leggere i classici, in cui Borges la fa da padrone. Dopo un romanzo autobiografico, in cui ha raccontato la sua vita fingendosi un novellino di Leopold Bloom nella propria città natale, si cimenta ora in un romanzo alla riscoperta di alcuni valori fondamentali della vita.



Nessun commento:

Posta un commento