«Vuol lasciarsi guidare? Oppure la sua curiosità è troppo forte per potervisi opporre? Se così decide, lei rimarrà quello che era prima, né più ricco né più saggio. Oppure, se deciderà nell'altro senso, dinanzi a lei si spalancheranno nuovi campi del sapere e nuove prospettive di gloria e di potere. Un prodigio in grado di far vacillare l'incredulità di Satana trafiggerà il suo sguardo.» Londra. L'avvocato Utterson ha tra le mani il testamento nel quale il suo caro amico, il buon dottor Jekyll, lascia tutti i suoi averi, in caso di sua morte o scomparsa, al misterioso signor Hyde. I pochi che hanno avuto occasione di vederlo giurano di aver provato un brivido di terrore causato dall'aura malvagia che l'uomo emanava. Hyde viene visto calpestare incurante una bambina, bastonare un vecchio, e chissà quali altri crimini ha potuto commettere. La sua realtà si mescola a quella di Jekyll, il benessere di uno è la fragilità dell'altro, mentre Utterson tenta disperatamente di venire a capo del mistero.
Lettura breve ma intensa. Un classico della letteratura fantastica, appassionante, psicologico, ricco di suspense e dettagli intriganti. La contrastante natura umana, divisa tra dovere e piacere, eternamente in lotta con se stessa e con le sue stesse ambizioni. Un personaggio che si spinge oltre i limiti razionali della scienza, oltre i limiti imposti dalla natura stessa dell'uomo, per soddisfare i propri bisogni intimi. Introspezione e fantascienza si rapportano alla perfezione in questo grande racconto di Stevenson. Lascio un estratto: «Mi ero spogliato di tutti quei freni inibitori che consentono anche al peggiore fra noi di procedere con una certa fermezza tra le tentazioni. Nel mio caso, essere tentato significava cadere. Subito lo spirito demoniaco si risvegliò in me e imperversò...»
R. L. Stevenson (1850 -1894) Scrittore, drammaturgo e poeta scozzese. Fu soprattutto un romanziere, insuperato nel genere avventuroso, come in L'isola del tesoro. Eccelse anche nei romanzi storici, come Il principe Otto, nel racconto fantastico e nel racconto del brivido, oltre che nella poesia.
Nessun commento:
Posta un commento