Visualizzazioni totali

venerdì 26 luglio 2024

Recensione "Qualunque forma esca sarà migliore della prima" - Virginia Veludo

Titolo: Qualunque forma esca sarà migliore della prima
Autore: Virginia Veludo
Editore: Effetto edizioni
Genere: poesia
Pagine: 145
Prezzo: 13,00 €




Questa raccolta poetica è un viaggio nella vita di una donna che ha visto la sua vita disgregarsi, come i pezzi di un puzzle buttato in aria. Le poesie sono raccolte infatti in sette sezioni, che rappresentano altrettanti momenti della sua esistenza. Il viaggio si snoda attraverso esperienze dolorose, come il suicidio del padre o la paura fisica di essere aggredita da chi invece dovrebbe amarla, e altrettante esperienze meravigliose, come la nascita della figlia e il recupero di una centratura personale che sembrava impossibile. E si arriva ad una sola certezza: che non esiste la certezza. La varietà metrica e di stili rappresenta un altro motivo di interesse di questa raccolta, che spazia tra la filastrocca quasi infantile e il più ardito sperimentalismo letterario.


Innanzitutto trovo molto bello il significato ultimo della raccolta, ben riassunto dalla metafora del puzzle che è poi il verso di una poesia che dà il titolo al libro stesso. 
La raccolta è suddivisa in sezioni, ognuna delle quali dedicata a un momento della vita, a una persona o a una sensazione diversa. 
Descrivono scene di vita ed emozioni personali, ma comuni e condivisibili. Sono anche piuttosto varie nella forma, alcune sono più brevi altre più lunghe, certe più sperimentali di altre. 

"Disallineati
in perfetto equilibrio
sostiamo brevemente nel corpo,
ci barcolliamo dentro..."

Non è facile recensire poesia, quindi ho pensato a un modo semplice e veloce per dirvi cosa mi ha suscitato questa raccolta e ho deciso di lasciarvi solo alcuni nomi e aggettivi che mi sono venuti in mente nel corso della lettura:
Inaspettata
Concreta
Insolita 
Specchio 
Sincera

Ho apprezzato molto la raccolta e trovo che questo tipo di scrittura (o lettura, perché credo valga da entrambe le parti) possa avere un effetto quasi catartico. Può farti pensare che no, non sei la sola o il solo a provare e vivere determinate cose e che no, provarle e viverle non ti rende incompleta, ma ti permetterà di assumere una nuova forma, differente dalla precedente ma non per questo sbagliata.  

Concludo dicendo che non potete non andare ad ascoltarvi i video dell'autrice che recita le sue poesie su Instagram
Se da un lato è vero che ognuno legge a suo modo, attribuendo magari anche un ritmo e un suono diverso alle parole, dall'altro trovo super interessante ascoltare la voce di chi le ha effettivamente scritte e, di conseguenza, la sua maniera di interpretarle e proporle agli altri. 
Oltretutto la trovo bravissima, e sentirle lette così fa un altro effetto! 

"...per oggi sono esistita abbastanza
ho resistito abbastanza
facendo cose di cui non m'importa
scrollo scrollo scrollo e dormo
così non crollo."


_Lisa_

martedì 9 luglio 2024

Segnalazione libri - Aurora Augello

Buongiorno readers,
oggi vi segnaliamo due recenti titoli dell'autrice Aurora Augello, di cui vi lasciamo di seguito la sinossi sperando possano incuriosirvi! Fateci sapere se li avete letti o se avete intenzione di aggiungerli alla vostra wishlist.
Buona lettura


DIARIO DI UN CANCELLIERE – IL DELITTO DEL VIALE


Questo libro si propone di raccontare il delitto del Viale della Vittoria che ha interessato il tessuto agrigentino negli anni ‘60, spostando l’attenzione sugli spettatori: gente comune come vittime improprie e improbabili. Le connessioni che legano l’accaduto con la psicologia di un semplice cancelliere, le indagini, le corrispondenze e le relazioni interpersonali posti in essere nella breve storia che qui si racconta, potrebbero ingannare il lettore, facendogli credere che trattasi di una storia realmente accaduta e vissuta così com’è stata presentata nel racconto, mentre di vera resta il protagonista realmente vissuto ai tempi del delitto, le lettere contenute in appendice e il triste fatto di cronaca a cui mi sono ispirata.

La vicenda dell’assassinio del commissario Tandoj e del principale sospettato, lo psichiatra Mario La Loggia, viene raccontato attraverso lo sguardo di Salvatore, cancelliere del tribunale di Agrigento e amico delle persone coinvolte. Attraverso le pagine del diario e delle sue lettere, il lettore viene catapultato in un labirinto di inquietudine, sensazioni, sospetti e pensieri nei giorni successivi al delitto, offrendo una prospettiva intima su questo complicato caso di omicidio.



OSTRICHE


Fin dalle prime pagine scorre lieve il sentimento dello stupore attraversandolo fino all’ultima riga. Non vi narrerò di questo sentimento perché “Ostriche” parla dell’amore declinato in tutte le sue sfumature e sfaccettature e non consente interpretazioni personali. E questo è.
Una scrittura che procede sommando particolari: immagini, frasi   pronunciate, gesti, flash-back, tutto viene presentato con cadenze temporali. Anche se l’attenzione narrativa è focalizzata su pochissimi personaggi aleggia una “moltitudine” di pensieri, sensazioni, emozioni che ci appartengono e che popolano in qualche modo il racconto stesso. Trattasi di un racconto-breve di una storia d’amore particolare, sullo sfondo di una “normale” quotidianità dove accade l’inespresso e nulla capita per caso. Protagoniste due donne in una Parigi dei nostri giorni. Una delle due vive un’esistenza incolore, grigia immersa nella quale ci si ritrova in una ripetitività capace di cancellare il tempo. L’amore arriva a salvare una vita che, come unica alternativa al grigiore, sembra avere conosciuto solo dolori profondi. Questo libro svela, in questo caso, un immaginario femminile spesso inespresso, nascosto, segreto e taciuto. Nel dolore.
Ostriche vuole essere anche una lucida analisi del rapporto di coppia che qui riguarda la relazione fra due donne ma potrebbe trattarsi ugualmente di un rapporto etero: le differenze, la disparità di consapevolezza, il peso del passato sul presente, sono aspetti che non possono non riguardare qualsiasi relazione profonda. E come per qualsiasi scelta anche l’amore ha un costo che vale la pena di pagare, se questo significa vivere.
Se dapprima il lettore potrebbe intendere la relazione amorosa tra le due protagoniste come asimmetrica: dove figura un solo ed unico personaggio, nella seconda parte del racconto succede un’inversione di tendenza o, meglio, un riscatto di entrambi gli attori del rapporto che, pur riconoscendo e non rinnegando i sentimenti che li hanno visti complici, sono partiti da questo rapporto per andare oltre.



AURORA AUGELLO:
Aurora Augello è un’autrice agrigentina. Ha da sempre manifestato un amore sviscerato per la scrittura. Ha pubblicato in varie antologie brevi racconti: ‘Il drago di Ezechiele’, ‘Santa Teresa a mare’ (finalista nel concorso letterario promosso dall’Università di Catania per la categoria nazionale e pubblicato in un’antologia per la Casa Editrice Bonanno), ‘Il caffè di nonna Ginevra’ e una silloge poetica ‘Sassi come pugni’ per la Libreria Ed. Urso. ‘Salvatore e il caso Tandoj’ con A. Siciliano Editore di cui adesso vi è una seconda edizione per la casa editrice VGS Libri dal titolo ‘Diario di un cancelliere. Il delitto del viale’, il racconto ‘Ostriche’ edito da Antipodes. Ha partecipato alla realizzazione di documentari per il DAMS di Palermo e ha scritto i testi di apertura per il docufilm ‘La musica greca e il mondo classico attraverso i reperti di Akragas’ vincitore al concorso per il cinema archeologico di Rovereto. Ha collaborato alla rivista online di rassegna cinematografica ‘Prozoretz. Oltre la vista’ nel 2007. Nel 2017 è giunta finalista al premio CET SCUOLA AUTORI di Mogol. Ha conseguito il master di secondo livello di animazione ‘Laboratori di scrittura per il cinema d’animazione e altri format’ presso l’Università di Milano con il regista Bozzetto.
Ha preso parte a dei corsi di alta formazione in Scrittura per la scena e critica filmica presso l'Università degli Studi di Pisa. Attualmente sta lavorando ad una pièce teatrale e ad un saggio filosofico su Roland Barthes.