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martedì 21 maggio 2019

Recensione "Il Peso della Farfalla" - Erri De Luca

Risultati immagini per il peso della farfallaTitolo: Il Peso della Farfalla
Autore: Erri De Luca             
Editore: Feltrinelli 
Genere: narrativa                              
Pagine: 70

Prezzo: € 7,00





« Sul corno insanguinato del vincitore si posarono le farfalle bianche. Una di loro ci restò per sempre, per generazioni di farfalle, petalo a sbattere nel vento sopra il re dei camosci nelle stagioni da aprile a novembre. »

La lunga supremazia del più forte e magnifico re che i camosci abbiano mai conosciuto sta per giungere al termine in un mesto autunno. È tempo di duelli, tempo di nuove nascite e di caccia. 
Il re dei camosci avverte l'odore pungente dell'arma dell'uomo, solitario cacciatore di frodo, e non lo teme. Uomo e animale sono pronti ad affrontare il loro destino.

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Brevissimo e scorrevole, Il peso della farfalla si legge senza interruzioni. Il linguaggio è semplice ma a tratti quasi poetico, il contenuto profondo, carico di fascino e attenzione per dettagli che, senza l'aiuto dell'autore, andrebbero persi.
Il re dei camosci è il maschio dominante, guida del branco, colui che ha il dovere di proteggere la specie. È un esemplare unico e fiero che, rimasto solo da piccolo, ha imparato a difendersi e ha conquistato una saggezza superiore rispetto agli altri animali. A dispetto della sua posizione, tuttavia, preferisce la solitudine e l'autonomia. Lo stesso vale per il cacciatore, assassino della madre del "re dei camosci", appellativo che gli è stato ingiustamente attribuito tra gli uomini per via del numero di uccisioni di tale esemplare. L'uomo in questione è un solitario abitante delle montagne, sprezzante del pericolo delle scalate a mani nude e del freddo inverno delle alte quote. Un giorno d'autunno, uomo e animale sanno che è giunto il tempo del loro scontro, sono stanchi, per età e cedimento di forze, e consapevoli che il rispettivo momento di egemonia sta per concludersi. 
Sul corno del camoscio, una farfalla bianca si posa in attesa. Il cacciatore si prepara, arma alla mano. Chi dei due è la preda e chi il predatore? Vincerà la fredda arma dell'uomo o l'astuzia del maestoso camoscio? 
Erri De Luca non scrive una semplice favola, in poche decine di pagine ci parla di sopravvivenza e convivenza, di rispetto e orgoglio, tenacia e responsabilità. Il cacciatore ammette l'inferiorità nel confronto con le abilità naturali dell'animale, persino l'invidia del suo istinto e della sua bellezza, della lealtà che il branco gli riserva, mentre il re cerca una fine dignitosa, al termine di una lunga vita di contemplazione dell'immensa natura che lo circonda e di ciò che questa ha saputo offrirgli.  


« Gli zoccoli del camoscio sono le quattro dita del violinista. Vanno alla cieca e non sbagliano millimetro. Schizzano su strapiombi, giocolieri in salita, acrobati in discesa, sono artisti da circo per la platea delle montagne. Gli zoccoli del camoscio appigliano l'aria. [...] 
Con loro la gravità è una variante al tema, non una legge. »

« Al re piaceva quando la montagna se ne sta in abbraccio stretto col temporale e il vento. L'aquila non vola e l'uomo non sale. La tempesta cancella le tracce dei camosci, porta via il loro odore, invergina la terra. Il re stava all'aperto fino all'ultimo scroscio. »


Erri De Luca è nato a Napoli nel 1950. 
Tra gli ultimi libri, pubblicati sempre con Feltrinelli: Il giorno prima della felicità (2009); E disse (2011); I pesci non chiudono gli occhi; Il torto del soldato (2012); La doppia vita dei numeri; Ti sembra il caso? (2013); Storia di Irene; La musica provata (2014); La parola contraria (2015).



Sperando che la recensione sia stata una lettura interessante, Lisa

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