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venerdì 22 giugno 2018

Segnalazione "Il respiro del diavolo" - Miriam Palombi

Buongiorno a tutti lettori, iniziamo questa mattinata con una nuova segnalazione. Vi parleremo del secondo romanzo di una saga dark fantasy scritta da Miriam Palombi. Già guardando la copertina promette bene. Per chi fosse interessato alla saga può leggere, anche, la segnalazione del primo romanzo, "Il pentacolo". Buona lettura! 


Titolo: Il respiro del diavolo. Legacy of darkness (volume 2) 
Autore: Miriam Palombi  
Editore: DZedizioni  
Genere: Dark Fantasy 
Prezzo: 12,90 
Pagine: 144 
Data di pubblicazione: Aprile 2018



Sinossi: 
Il Pentacolo si è riaperto, L'antico ordine segreto è stato ricostituito. Liza, Edward, Cheveyo, Dimitri e Tyron hanno scoperto tra le mura di Stone Temple House una realtà inattesa. Saranno costretti ad accettare la loro natura, a scendere a patti con i propri demoni e fronteggiare la prima vera battaglia sotto la guida di Galahad. Ma chi è veramnete quell'uomo dal volto segnato da ciccatrici di un lontano passato? Riuscirà a condurre tutti loro alla salvezza? In gioco non c'è solo la vita o la morte, ma la possibilità di dannare per sempre la propria anima.




Si vestì in fretta e uscì dalla stanza da letto, la stessa occupata da sir Malcom fino a pochi mesi prima. Percorse i corridoi con la consapevolezza che quello era il suo posto. La sua casa.
Era da poco passata l’alba e nella magione riecheggiavano i suoni di una ritrovata quotidianità. Per troppi anni gli ingressi, le stanze affrescate e il salone erano rimasti deserti. Lui e McFarrel si erano aggirati tra i locali, che conservavano un alone di vetusta aristocrazia, come due custodi silenti. Due eremiti che, per diversi motivi, rifuggivano i cambiamenti repentini che avevano mutato la società.
Si soffermò sul ballatoio dell’ampia scalinata che dalle stanze da letto conduceva al piano inferiore. Dall’alto, il simbolo del pentacolo sul pavimento era visibile nella sua interezza. Il sangue era stato lavato via con cura, ma l’odore dolciastro e ferroso sembrava ancora aleggiare tra le mura.
Strinse il corrimano tornito e con un profondo respiro cercò di allontanare da sé quel bimbo appena dodicenne, consapevole di aver compiuto il più atroce dei crimini verso il sangue del suo sangue.


La pioggia battente era finalmente cessata. Rivoli di acqua, rigurgitati dai doccioni antropomorfi di palazzi tra i più antichi di Londra, correvano in fiumiciattoli lungo il ciglio della strada; si fermavano in pozze putride lì dove l’asfalto era saltato in zolle irregolari. Edward incurante vi passò sopra, inzuppandosi i vestiti. L’immagine riflessa della luna alta nel cielo tremolò per poi sparire.
L’insegna, raffigurante una rosa dai petali luminescenti, dondolava in fondo al vicolo. L’ologramma luminoso cangiava dal blu, al viola, al rosso, con fare ipnotico. Solo avvicinandosi era possibile scorgere una porta dai battenti dipinti di nero, mimetizzata nell’oscurità. Sulla destra c’era un lettore oculare. Il cilindro d’ottone, simile a un binocolo di foggia piratesca, si attivò con un ronzio mentre l’estremità si aprì come un guscio.

La parete scorreva ruvida. Solchi più o meno profondi erano stati lasciati dagli attrezzi dell’uomo. Scalpelli e mazze che tempo addietro avevano modellato la grezza pietra su cui anticamente era stata edificata la chiesa. La superficie era umida, in alcuni punti sottili rivoli d’acqua trasudavano fino a terra, creando pozze di liquido biancastro.
Avevano seguito le tracce di padre Marcus. Era vivo.
L’impronta residua della sua energia, seppur flebile, li aveva condotti nella parte più antica di St. Michael.
La lanterna tenuta da Galahad illuminò uno stretto cunicolo. Il budello, appena più largo delle spalle di un uomo, li costrinse a procedere in fila indiana. Il passaggio scendeva, snodandosi sotto terra in una breve serie di curve e corti rettilinei.
Quel varco dava accesso alla cripta. Con molta probabilità era rimasto inutilizzato per molto tempo. Ora vistose ragnatele recise pendevano dall’alto dondolando al loro passaggio, strappate come veli logori, segno che altri di recente avevano percorso quel cunicolo.
Ben presto si accorsero che la solida parete era stata sostituita da una sorta di alveare formato da cavità rettangolari, abbastanza estese da conservare il corpo di un uomo. Da quegli antri bui, violati della loro pietra tombale, proveniva un forte odore di muffa e marciume che riempì loro le narici.
Avanzarono in fretta. Un flebile lucore rischiarò il fondo di quel budello di pietra, mentre qualcosa di fragile si infrangeva sotto i piedi al loro passaggio. 


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Miriam Palombi
Nace a Milano nel 1972. Ceramista, appassionata di simbologia e storia medioevale. Autrice di narrivata thriller, horror e dark fantasy. Membro della Horror Writers Association. 
2014 pubblica Le cronache del guerriero, ebook edito da ST-Books edizioni. Thriller storico. 
2016 pubblica L'archivio degli Dei, DZ edizioni. Giunto ora alla terza edizione. 
2016 il racconto Sangue Cattivo è inclusi nell'antologia horror Strisciano sull'asfalto, edito da Carmignani Editrice presentato in anteprima alla Fanta Festival di Roma. 
2016 pubblica Piccoli passi nel buio, DZ Edizioni. Raccolta horror per ragazzi. presentato in anteprima al ROmics. Giunta ora alla seconda edizione illustrata. 
2017 il racconto Miseri resti sepolti è incluso nell'antologia horror splatter presenta B.I.H.F.F. (Best Italian Horro Flash Fiction), Indipendent legion publishing. 
2017 pubblica Il pentacolo. Legacy of darkness volume 1, DZ Edizioni. Dark fantasy. Presentato in anteprima al Romics. 
2018 pubblica Il respiro del diavolo. Legacy of darkness volume 2, DZ Edizioni. 

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