Visualizzazioni totali

venerdì 1 dicembre 2017

Recensione "Drop of blood" - Deborah P. Cumberbatch

Titolo: Drop of blood 
Autore: Deborah P. Cumberbatch     
Editore: Self pubblishing                                                                                
Genere: Urban fantasy/ paranormal romance 
Pagine: 886                                                                                          
Prezzo: 1,99/ 2,50   
«Che tu lo voglia oppure no, che tu lo sappia oppure no, sei una guerriera. E le guerriere combattono.» sorrise «Presto affronterai la verità».


Paige Karen Kent è una ragazzina di quasi 17 anni che sta cercando di superare una tragedia recente. La sua famiglia ha deciso di trasferirsi, dalla caotica New York, in un paesino molto tranquillo in provincia di Napoli. E' una ragazza molto solitaria e testarda. Frequenta una scuola privata, il suo inferno, e ha un legame molto forte con il fratello, il suo protettore. La sua vita, dopotutto è abbastanza normale, se non fosse per i continui incubi notturni, così vividi e reali che le fanno accapponare la pelle. Il suo futuro è già stato scritto, lei diventerà come sua madre. Nonostante ciò Paige è determinata a voler prendere la penna in mano e scriversi il suo destino, vuol decidere lei chi essere e chi diventare. Un giorno apparentemente uguale agli altri Paige ha un incontro un po' particolare con un ragazzo dai luminosi occhi verdi e da un fisico degno dell'urlo di Munch. I due inizieranno a conoscersi e nel mentre strani e inquietanti eventi succederanno. Durante uno dei suoi incubi le viene rivelato di essere vicino alla verità. Ma quale? Ogni verità comporta una scelta, quale sarà quella di Paige?  




All'inizio ero convinta fosse la classica rivisitazione dalla saga di Twilight con qualche dettaglio in più tanto per renderla un po' personale e con l'aggiunta di qualche pezzo di Percy Jackson. Durante la lettura mi sono poi ricreduta, nonostante ci fossero delle somiglianze con altri libri la storia si è sviluppata in maniera molto originale. Sono rimasta affascinata dal carattere forte e indipendente di Paige, bisognerebbe prendere esempio da lei e affrontare con coraggio la vita come lei ha dimostrato nella parte finale nel libro. Mi è piaciuto molto leggere di riga in riga come da una bambina Paige sia diventata una donna, come il suo carattere sia cambiato rendendola sicura di sé. Il libro è scritto molto bene in maniera molto scorrevole e semplice. Apprezzo anche il fatto che per più della metà del libro l'autrice sia riuscita a raccontare la storia facendola restare sempre in un alone di mistero rivelando ogni tanto qualche dettaglio per farti iniziare a pensare a delle ipotesi. Ma alla fine l'autrice, per amor del lettore, rivelerà solo alla fine tutta verità. Quella verità temuta da tutti, dal lettore in primis. 
Lascio delle citazioni: 
"Si strinsero alleanze, alcune razze si dichiararono neutrali, altre erano avverse a tutti glia altri popoli, considerandosi la "razza sovrana", reclamando quel potere che ritenevano gli fosse stato negato dai loro progenitori, perché l'animo di ogni creatura è egoista, alla costante ricerca di potere e approvazione, così la guerra durò secoli senza nessun esito."    
"«Ma sei viva! Non tutte possiamo avere questo privilegio. E probabilmente è proprio quella la sfida più grande della vita». «Quale?» mi asciugai le lacrime sentendo che la pioggia diminuiva. «Vivere, Paige. Ma tu hai non solo il diritto, ma il dovere di vivere. Per tutte quelle persone che ormai vivono nel tuo cuore». Ed era proprio questo il discorso che avevo fatto a Ben: vivere e basta. «Ma ormai non c'è più niente da fare». «E' proprio quando tutto sembra finito che ci serve la forza di cavalcare la tempesta. Lotta per quello in cui credi, Paige! Anche se sembra che sia tutto finito. Lotta, perché non si arriva alla luce immaginando la luce, ma accettando l'oscurità»."  
"A volte mi chiedevo come si potesse dormire la notte,sapendo che nel mondo c'è tanta cattiveria e tanto dolore. La morte era la sua costante. Io volevo scappare da questo."
"Crediamo di avere tanto tempo, di avere infinite ore e infiniti tempi, di poter controllare in qualche modo l'enorme ciclo della vita. Avevo paura di tante cose, eppure, probabilmente, la più grande era la mia paura di avere paura."
"Il segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel saper per cosa si vive."
" E la forza di seguire il cuore. Non credere sia facile crescere dovendo seguire i propri sentimenti, dovendo appellarti costantemente alle tue emozioni, alla forza del tuo cuore. Forse, a volte, tra cuore e ragione è più facile seguire la parte razionalità, confutando tutto quello che accade nel mondo. Ci vuole forza per pensare, ma ci vuole coraggio per seguire il cuore."
"«Non mi fido di te» confessai a mezza voce. «Tu non ti fidi di nessuno». « Non penso sia un problema». «Un giorno lo sarà». «Ti impedirà di essere tradito». «Ti impedirà di vivere, angelo. Ma in fondo noi siamo programmati per credere a ciò che non esiste, perché non vogliamo soffrire»."

Ringrazio l'autrice per avermi dato l'opportunità di leggere il suo romanzo. Non vedo l'ora di scoprire come continua la storia! 

L'autrice di questo libro ha partecipato alla rubrica "Quattro blog per un autore"



Deborah P. Cumberbatch
Pseudonimo di Deborah Luongo, ho vent'anni e sono nata a Napoli. Studio psicologia presso la Federico II, ma il mio sogno è quello di diventare scrittrice da quando avevo otto anni: adoravo (e adoro) il " Signore degli Anelli" e stavo scrivendo la battute del film su un quaderno, quando mio padre mi disse "perché non ne scrivi uno tuo?" e da li è nata questa passione che non ho più lasciato, scrivendo il mio secondo libro sugli zombie. La mia scrittrice preferita è Jennifer Armentrout ed è un modello che mi accompagna ad ogni passo, ma in generale ho un amore incondizionato per l'urban fantasy/paranormal romance, tuttavia leggo anche tantissimi altri generi (credo che non possa esistere una scrittrice che non sia prima di tutto lettrice), arricchendomi con ognuno di loro e che sono confluiti nel primo volume della mia trilogia "Drop of blood", per cui mi ha incoraggiata il mio fidanzato sin dal primo momento,e adesso è in uscita il secondo e grazie ai miei "bambini" (così mi piace chiamarli) ho scoperto che ci sono tante persone che credono in me e che mi sostengono, emozionandomi tantissimo. Sono una ragazza da pigiamo, copertina e un buon libro o una buona serie televisiva/film, ma la scrittura è sempre stata per me terapeutica: poter vivere mille mondi, essere chiunque io volessi, evadere dalla realtà e gestire tutte le situazioni... Credo che non esista cura migliore. 





Nessun commento:

Posta un commento