Visualizzazioni totali

sabato 15 aprile 2017

Recensione "La linea del destino" - Daniela Tresconi


 Titolo: La linea del destino                                                                      Autore:  Daniela Tresconi                                                                      Edito da: Panesi edizioni                                                                    Genere: Narrativa, mistery, storico 
 Prezzo: 2.99 (ebook)                                                                                   Pagine: 100 (ebook)    
«Non negarlo» , proseguì la donna, «non fare come me, trova il coraggio di ammetterlo, solo così riuscirai a salvarla. Ha solo bisogno di qualcuno che creda in lei, che creda che è esistita.»  

 Valentina giovane ragazza milanese decide di trasferirsi ad Arcola, nella tranquillità apparente del luogo, per terminare il suo lavoro riguardo alla proprietà delle piante. Trova la casa perfetta per lei nella quale si sente pronta a iniziare una nuova avventura, o forse incubo, lontano da casa e dal caos. La tranquillità che tanto desiderava incomincia diventare opprimente a tal punto di iniziare a sentire voci e un profumo davvero troppo forte che invade casa sua. Incomincia a fare strani incubi riguardo a una ragazzina che le chiede aiuto. Così dopo aver conosciuto la gattara del paese le due donne iniziano a scavare nel passato fino a giungere, forse a una conclusione? Ma chi è quella ragazzina? E perché vuole essere aiutata? 


Libro ben scritto, la semplice storia che mi ha fatto riflettere molto sulla situazione delle donne nel passato, sfruttate e considerate delle streghe e per questo uccise. La ragazzina rappresenta la pessima considerazione del genere femminile in quanto nessuno ha fatto caso alla sua scomparsa e nessuno a pianto la sua morte. Quante donne nel passato sono state uccise con le accuse più improbabili solo perché considerate inferiori, quante donne morte che nessuno ricorda e nessuno saprà mai della loro esistenza, dimenticate e nascoste dal mondo come il loro assassino ha dimenticato e nascosto il loro cadavere. Lascio delle citazioni: "Una delle migliaia che erano state uccise nel corso della storia: perché troppo belle, perché troppo belle, perché troppo intelligenti, perché sole, perché ribelli o semplicemente perché donne."                                                                  "Non c'è violenza più grande dell'essere dimenticati." 


1 commento: