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mercoledì 19 aprile 2017

L'egoismo del respiro - Giada Strapparava

Titolo: L'egoismo del respiro                                                                    Autore: Giada Strapparava                                                                                Genere: Thriller 
 Prezzo: 4,99 (ebook)                                                                                   Pagine: 345 (ebook)    
"L'egoismo fa parte della tua natura, se non arrivi a un punto in cui il tuo io si dissolve nell'universale, non puoi essere davvero altruista. Puoi fingere, ma io non voglio che le persone fingano. L'egoismo fa parte della tua natura, lo devi accettare."
Colton Miller è un uomo che vive a Sacramento in California, vive con un passato oscuro alla spalle che non ricorda e che lo ha reso quello che è: un assassino. Ama uccidere e vedere la sofferenza negli occhi imploranti delle su vittime. Lavora ad una tavola calda e nonostante la sua indole da criminale trascorre una vita quasi normale. Usa questa propensione a uccidere solo per giustizia personale, per liberare piano piano il mondo dalle persone piene di egoismo e odio, umiliandole prima di ucciderle. Nessuno sa veramente chi è, ha cambiato molte identità, è un signor nessuno, ma a lui piace. Non può sempre tutto filare liscio, qualcosa nella sua vita cambia e di conseguenza cambia lui, ma a lui è destinata la morte peggiore. Ma quel'è la morte peggiore che un uomo si può aspettare dopo una vita da serial killer? Un serial killer può temere la morte?




Libro eccezionale che se non fosse stato per il nome dell'autrice stampato in copertina avrei pensato fosse stato scritto da Donato Carrisi il quale considero il Dio dei thriller. Sono rimasta molto affascinata dalla lettura di questo libro, per niente banale ricco di colpi di scena con un finale davvero SPETTACOLARE. Lettura scorrevole ma nello stesso tempo agghiacciante. Una lotta contro l'egoismo che Colton prova a combatte ma invano perché l'egoismo è insito nella natura umana. L'egoismo come dice l'autrice è utile per la sopravvivenza umana perché appunto senza di esso l'uomo morirebbe. Come sarebbe una vita senza egoismo? Esso provoca odio e rabbia che riempiono i nostri cuori. Si può vivere senza odio? Senza rabbia? 
Colton non è nessuno, non ha una vera identità e non conosce nemmeno il suo passato. Come si può vivere senza sapere chi siamo veramente e senza sapere nulla di noi stessi? A volte siamo convinti di conoscere veramente una persona, come pensavano gli amici di Conton, ma tutti sono bravi attori, tutti sono capaci di indossare maschere e fare teatrini ma nessuno riuscirà mai a conoscere una persona fino in fondo. Tutte le persone hanno una parte nascosta, c'è chi nasconde solo una parte di se e chi come Colton nascondono una vita. Bisogna sempre essere prudenti nella vita e mai fidarsi completamente delle persone perché la maschere nascondono anche i mostri e anche i mostri sanno recitare per le loro vittime. E tu conosci veramente, fino in fondo, le persone che fanno parte della tua vita? O magari tu stesso nascondi qualcosa dietro una maschera? Chi siamo veramente e le altre persone sono realmente quello quello che ci mostrano? Siate previdenti, la morte è dietro l'angolo che vi aspetta con una sigaretta in bocca . 
Lascio delle citazioni: "Mi esaltava questo 'essere nessuno', mi garantiva la più totale incolumità. Mi sentivo come una di quelle foglie dorate d'autunno: precipitavo sul terreno umido, provocando un soffice rumore, e poi lasciavo che il vento trasportasse la mia essenza leggera. Non conoscevo la mia meta e nemmeno la mia origine, ma sapevo che ero stato creato per vagare come una foglia nei marciapiedi, nelle strada e nei parchi, aspettando solamente la neve."                                            "Ecco, ancora una caratteristica della gente comune che non riesco a comprendere: la completa capacità di fidarsi."                                                                                                                       "Personalmente non comprendo chi uccide a vanvera, non dando significato alle vittime che attrae, solo per il gusto di farlo. Per egoismo. Per me non era così, io ero elettrizzato dai peccati e dalle false convinzioni delle persone: adoravo vedere il pentimento negli occhi delle mie vittime. Loro sapevano perché le avevo scelte, ogni mia preda aveva commesso dei peccati e delle negligenze più o meno gravi, dall'ignoranza alla lussuria, dal tradimento alla falsità...."

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