Titolo: Il ritratto di Dorian Gray Autore: Oscar Wilde Editore: Giunti Genere: Romanzo filosofico Prezzo: 5,90 Pagine: 315
A quale prezzo venderesti al tua anima?
Dorian Gray è un ragazzo dal grande fascino di cui tutti alla sola vista se ne innamorano. In particolare è un pittore, Basil Hallward, che è perdutamente attratto dalla magnificenza di questo giovane ed è proprio per questo che Dorian inizia a posare per lui, per essere dipinto nelle sue tele. Basil un giorno presenta a Dorian il suo spregiudicato e imprudente amico Lord Henry Wotton, i due stringono subito una forte amicizia e dopo una giornata di posa per Doria, Basil decide di regalargli il dipinto in modo tale che possa essere fiero della sua infinita bellezza. Dopo una serie di incongruenze sia nella vita di Dorain ma anche per quanto riguarda i vari mutamenti del dipinto Dorian inizierà a intraprendere una vita basata sul piacere e sullo svago fino a quando viene sopraffatto dall'ossessione per quel fatale dipinto e infine si pente di tutto ciò che ha fatto ma ormai la sua anima è dannata.
Questo libro dalla trama appare molto semplice in realtà la storia a molto sconvolgente perché a distanza di giorni dal termine della lettura sono ancora profondamente scossa, non tanto per la storia e per lo stile di vita di Dorian ma per il significato celato dietro a un dipinto, la dannazione dell'anima, la perdita di ogni valore e la non consapevolezza dello sbaglio e del peccato. Oscar Wilde ha scritto un libro tremendo che provoca inquietudine e da motivo al lettore di iniziare un processo di introspezione che gli permette di ragionare su se stesso. Una citazione:
“L'esperienza non ha alcun valore etico: è soltanto il nome con cui gli uomini chiamano i loro errori. In genere, i moralisti considerano l 'esperienza una sorta di deterrente, le attribuiscono una certa efficacia etica nella formazione del carattere e la elogiano come la guida che ci insegna ciò che dobbiamo seguire e ci indica ciò che dobbiamo evitare. Ma l'esperienza non è energia motrice, non è causa attiva, come non lo è la coscienza.”
Oscar Wilde
Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde è nato a Dublino il 16 ottobre 1854 e muore a Parigi il 30 novembre 1900 è stato uno scrittore, aforista, poeta, drammaturgo, giornalista,e saggista inglese.
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