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martedì 3 gennaio 2017

Recensione "La chimica della morte" - Simon Beckett

Titolo: La chimica della morte                        Autore: Simon Beckett Editore: Romanzo Bompiani                          Genere: Thriller            Prezzo: 11,05                                                 Pagine: 442
Il corpo umano inizia a decomporsi quattro minuti dopo la morte. Quello che è stato l'involucro della vita subisce adesso la metamorfosi finale. Comincia a digerire se stesso. Le cellule si decompongono a partire dall'interno.
David Hunter prende una decisione drastica, vuole lasciarsi il doloroso passato alle spalle, vuole iniziare un nuova vita. Decide quindi di abbandonare Londra e di partire alla volta di un piccolo villaggio del Norfolk chiamato Manham. In questo luogo sperduto David svolge l'incarico di dottore insieme al suo capo e amico dottor Maitland. Quando David si rende conto della tranquillità della sua vita avviene un evento che disgrega questa pace, viene trovato un cadavere di una donna  in uno stato avanzato di decomposizione ma ciò che lascia perplessi gli investigatori è il fatto che al corpo della donna sono state aggiunte due ali di cigno attraverso profondi tagli nelle scapole. Da questo orripilante momento il passato del dottor Hunter inizia a venire a galla infatti sarà tenuto ad utilizzare la sue conoscenze passate per poter risolvere lo sconvolgente mistero. 



Un capolavoro. Ho trovato questo libro molto inquietante proprio come piace a me, un vero thriller. Ho comprato questo libro per caso e non ne sono rimasta pentita, non riuscivo a smettere di staccarmi dalle pagine, una cosa incredibile. Penso che a questo punto comprerò anche gli altri libri di questo incredibile autore, Simon Beckett. Un intrigo di sentimenti come il dolore, l'amore, il rimorso, la paura mescolati con la crudeltà della morte che mette fine a tutto anche alla più forte delle emozioni. Ho trovato in David l'uomo ideale, una persona razionale, enigmatica e coraggiosa, dedita a svolgere con impegno il suo lavoro sia nei confronti dei vivi che dei morti. 
Lascio una citazione: 
“Il male non cessa di esistere soltanto perché si sceglie di ignorarlo. E allora a chi dobbiamo attribuire la colpa di tutto questo? 
“Era solo un sogno: di certo, sapevo quanto i sogni potessero essere persuasivi. Persuasivi e ingannevoli


Simon Beckett                                                                          Beckett ha un passato da percussionista in un gruppo rock oltre ad essere un grande autore. Delle sue opere in Italia ne sono reperibile solo 4. 



Questo libro è consigliato a lettori che non sono facilmente impressionabili. 

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