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venerdì 16 febbraio 2024

Segnalazione "Una brava madre" - Elisabetta Cametti

Buongiorno a tutti readers, 
Oggi vogliamo segnalarvi il nuovo romanzo thriller di Elisabetta Cametti, autrice che abbiamo già letto con piacere. Sul blog trovate la recensione dei suoi libri Muori per me e Dove il destino non muore. Una brava madre è uscito il 7 novembre con Edizioni Piemme. 

Elisabetta Cametti, una delle massime esperte di true crime in Italia, affonda gli artigli nelle pieghe più oscure della mente criminale. E ci mostra che il male è ovunque. Anche qui e ora.



Una madre può essere luce o buio assordante.
Il pilastro che regge il nostro futuro o l’abisso in cui sprofondiamo.
Non ci è concesso di scegliere chi ci dona la vita: qualcuno nasce in un abbraccio, qualcun altro all’inferno.





TRAMA: 
Fabrizio Ravizza e Aria si sono incontrati solo una volta. Lui è un editore di successo, appartenente a un’importante famiglia milanese, lei una tatuatrice molto seguita sui social, che vuole cancellare il proprio passato. Pochi giorni dopo quell’incontro, Fabrizio svanisce senza lasciare traccia. Della sua storia si occupa Giorgia Morandi, la conduttrice del programma televisivo che ha colmato il vuoto istituzionale in tema di persone scomparse. Per lei ogni caso è una missione, ogni vita un enigma da risolvere. E non si ferma alle apparenze, nemmeno quando la famiglia di Fabrizio sostiene che si sia allontanato volontariamente. Aria viene trovata accanto al cadavere di un uomo, in una stazione di servizio abbandonata. Impugna l’arma del delitto e confessa l’omicidio. Ha evidenti disturbi della personalità e si sospetta che abbia ucciso altre volte: i media la soprannominano “la serial killer dell’inchiostro”, la procura la considera un soggetto socialmente pericoloso. Ma Annalisa Spada, capo della Squadra Mobile di Milano, non crede nella sua colpevolezza. 
Due casi paralleli. 
Due strade lastricate di bugie, tradimenti e verità inconfessabili. 
Un unico segreto, taciuto per oltre trentacinque anni.

DAL LIBRO:

Giorgia
È da quando ho cominciato a condurre IN, dentro l’inchiesta, che la mattina successiva alla diretta mi sveglio presto per guardare con scrupolo quanto accaduto in trasmissione. All’inizio lo facevo per migliorarmi: mi esaminavo con occhio critico, dall’aspetto al modo con cui avevo gestito i casi trattati. Poco alla volta, la mia attenzione si è spostata sulle testimonianze di chi sta vivendo il dramma: vittime, familiari, carnefici. Mi sono resa conto che nelle espressioni, nei gesti, nel tono della voce c’è molta più verità di quella raccontata.
Ascolto le loro storie perché le comprendo. Racconto le loro storie per farle arrivare lontano. Risolvo le loro storie perché è salvando gli altri che prima o poi riusciamo a salvare noi stessi.

Aria
Non sono solo un’assassina. In una vita si possono vivere più vite. Non sempre ce le scegliamo tutte, ma possiamo decidere in quale mettere il cuore. E io l’ho messo in Aria. Aria si nutre di passioni, cerca ispirazione nella bellezza che la circonda, non si fa tormentare dal passato ma inventa il futuro. A occhi aperti disegna, a occhi chiusi vola.

Annalisa
Penso spesso al significato di madre. Credevo che non esistesse niente di più soggettivo del concetto di bene e di male. Mi sbagliavo di brutto. Ci sono tante idee di madre quante sono le madri.

Penelope
Ho passato la vita a fuggire, ora sto morendo e non voglio andarmene prima di avere raccontato la mia storia. È una storia di tradimenti, bugie e crudeltà. Una storia di vita e di morte. Di omicidi. Omicidi, sì. Dove l’assassina sono io. Per la giustizia sono una serial killer. Per i criminologi una vedova nera.

Sveva
La cosa più importante è l’apparenza. Nessuno ti apprezza per come sei ma per ciò che esibisci. Se vuoi che qualcuno ti veda, non devi essere generosa bensì impeccabile. Gli spiriti puri passano inosservati. Come le lacrime e la tristezza. Il mondo vuole sorrisi e denti bianchi. Vite da favola a cui ispirarsi. Successo a cui ambire. Non dubitare mai se scegliere l’arroganza o l’umiltà: sali sul piedestallo e sarai qualcuno. Mostra il tuo lato sensibile e farai pena.



ELISABETTA CAMETTI:
Classe 1970, con una laurea in Economia e Commercio in Bocconi, da più di vent’anni si occupa di editoria e lavora tra Milano e Londra. La stampa l’ha definita “la signora italiana del thriller”. Nel 2013 ha pubblicato il primo romanzo della serie K, I guardiani della storia, suo thriller di esordio e bestseller internazionale. Nel mare del tempo è stato pubblicato nel 2014 e Dove il destino non muore nel 2018. Nel 2015 ha inaugurato la serie 29 con Il regista, seguito nel 2016 da Caino, entrambi molto apprezzati da pubblico e critica. Nel 2021 si è distinta con il thriller psicologico Muori per me. I suoi libri sono stati pubblicati in 12 paesi. È opinionista in programmi televisivi di attualità e cronaca su Rai 1 e sulle reti Mediaset.

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