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sabato 4 aprile 2020

Segnalazione "Il collegio dei segreti" - Paolo Arigotti

Buongiorno a tutti? Come state? 
Noi siamo disperate, la situazione qui a Bergamo è sempre drammatica e malinconica. Per fortuna ci sono i libri a tenerci su di morale, ora più che mai ci servono per cercare di scappare dalla nostra crudele realtà ed immergerci in un mondo fantastico che solo la lettura può creare. 
Soprattutto ringraziamo tutti gli autori emergenti perché ogni giorno ci fanno scoprire nuove possibili ed interessanti letture. Anche oggi siamo qui per parlarvi di una recente e sorprendente uscita. L'autore, Paolo Arigotti, ci ha contattato con una mail accattivante nella quale traspare la sua sensibilità nei confronti di argomenti molto importanti. Un romanzo concepito per dare spazio e restituire la dignità a tutti i tedeschi che si sono ribellati al nazismo. Il nostro blog è pienamente d'accordo con l'autore in quanto crediamo che sia importante far comprendere a tutti che non tutti i tedeschi erano seguaci di Hitler. Spesso l'uomo generalizza ed estremizza certi concetti che Paolo Arigotti si preoccupa di chiarire. Bisogna valorizzare tutto coloro che in quel periodo hanno avuto il coraggio di ribellarsi e di scontrarsi con un regime sbagliato e autoritario. Bisogna rendere giustizia a tutti gli uomini accusati di crimini che che non hanno commesso che non hanno partecipato, o non volontariamente, a quella parte tragica della storia. 
Nella speranza che voi apprezziate questo nuovo romanzo vi lasciamo più informazioni qui di seguito. Buona lettura!



Titolo: Il collegio dei segreti 
Autore: Paolo Arigotti 
Editore: Onda d'Urto Edizioni 
Genere: Romanzo storico 

Pagine: 256





Sinossi:
E’ esistita una resistenza tedesca contro il nazismo? Se si, chi furono coloro che trovarono il coraggio di opporsi, spesso a rischio della vita propria e dei familiari? Un episodio noto alle cronache storiche, oggetto di film e libri di successo, fu la sedizione interna, sfociata nell’attentato alla vita di Hitler del 20 luglio 1944, ordita da ristretti circoli oligarchici e militari, con l’obiettivo di mettere fine ad una guerra ormai irrimediabilmente perduta. Nel rimandare ad altre e ben più degne analisi storiche dell’evento, quel che preme sottolineare è che furono tante le voci, individuali e collettive, che tentarono di levarsi contro Hitler, perfino nell’ambito di un regime oppressivo ed intollerante verso qualunque forma di deviazione rispetto all’ideologia ufficiale. L’opera che vi apprestate a leggere vuole, al di là della trama, restituire degna memoria a questi eroi, troppo presto dimenticati per ragioni politiche collegate alla storia tedesca ed europea del secondo dopoguerra. I personaggi e le loro vicissitudini, frutto della fantasia dell’autore, hanno lo scopo di dare a questi uomini e donne dimenticati un nome, un volto ed una storia; ogni riferimento a persone o fatti realmente esistiti o accaduti è del tutto casuale. Non si tratta di personalità straordinarie, ma di comuni individui, a volte semplici ragazzi e ragazze (una per tutte Sophie Scholl, giustiziata nel 1943), che maturarono la consapevolezza delle ingiustizie che venivano perpetrate attorno a loro. La vicenda inizia con un incontro, o meglio un ritrovarsi, tra due vecchie amiche, a distanza di anni da una serie di tragici eventi che le videro, loro malgrado, protagoniste. Si torna così indietro nel tempo, al 1936, subito dopo i giochi olimpici di Berlino, con l’arrivo nella capitale tedesca della piccola Edda e di suo padre, un diplomatico italiano inviato in Germania in virtù dei legami di amicizia con Galeazzo Ciano; la decisione del genitore di iscrivere la figlia – orfana di madre - in un collegio privato d’elite, dove vengono accolte ed istruite ragazze appartenenti alle famiglie della “Berlino bene” di quegli anni, si rivelerà fatale. L’altera ed enigmatica direttrice del collegio, la signorina Braun, è un’indiscussa autorità al suo interno, eppure nonostante guidi un’istituzione che opera grazie alla protezione di influenti esponenti del regime, ci sono piccoli episodi che lasciano intendere alla piccola Edda - e non solo a lei- che la donna non sia una convinta nazista. Edda stringerà amicizia con alcune allieve del collegio, tra cui Greta, figlia di un importante personaggio e suo fratello Mark, del quale finirà per innamorarsi; sarà grazie a lui che conoscerà il mondo dei giovani non allineati col sistema educativo nazista. Incontreremo anche la piccola Ariel, un'altra ospite del collegio, e due bambine di origine rom, Sabine e Kristal, sfuggite all’arresto ed alla deportazione; le loro vicende si incroceranno con quelle degli altri protagonisti. Al pari della direttrice, il professor Heinlein è in apparenza un fervente sostenitore del regime, ma rivelerà un volto del tutto diverso, così come Annelise, altra allieva del collegio, imparentata alla lontana con la famiglia Goebbels. Un cenno a Quinnici, collega di lavoro del padre di Edda, che collaborerà con quest’ultimo in un rischioso doppio gioco, che si rivelerà tragico per entrambi. Completano il quadro alcuni personaggi negativi (l’ispettore Volker e la governante Severa), per lo più servitori o delatori del regime, una specie molto diffusa all’epoca che, per tornaconto o semplice meschinità, avrebbero gettatovicini o conoscenti nelle maglie dell’apparato repressivo nazista. Alla fine di tormentate ed intricate vicende, coloro che sopravvivranno a guerra e persecuzioni faranno scelte profondamente diverse, inevitabilmente influenzate dai loro trascorsi.


Inoltre, vogliamo informarvi che l'autore è anche attivo sul suo salotto letterario virtuale, nel quale intervista ogni giorno un autore o operatore del mondo editoriale. 
Vi lasciamo il link: Il salotto letterario di Paolo Arigotti


Paolo Arigotti
Nato a Cagliari il 26 maggio 1973, Paolo Arigotti si laurea in Giurisprudenza nel 1998, prendendo servizio poco più di un anno dopo nella pubblica amministrazione; attualmente è laureando magistrale in Storia e società presso la Facoltà di Studi umanistici dell’Università di Cagliari. Essendo da sempre un grande appassionato di storia, viaggi, lettura, scrittura e cinema, fa il suo esordio nel mondo letterario con il romanzo Un triangolo rosa, incentrato sullo sterminio dei gay sotto il nazismo, premiato con diploma d’onore della giuria per la narrativa edita nell’ambito del concorso internazionale Il Molinello 2016, pubblicando nel 2018 Sorelle molto speciali, dedicato alla condizione delle persone Down negli anni Trenta del secolo scorso. Paolo Arigotti, inoltre, è autore di diversi racconti pubblicati in varie antologie e di un manuale giuridico. Il collegio dei segreti è il suo terzo lavoro dato alle stampe e stavolta l’autore si è concentrato, con una trama ricca di riferimenti storici e colpi di scena per catturare attenzione del lettore, alla storia degli oppositori interni del nazismo. 

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