
Autrice: Elisabetta Sabato
Editore: Edizioni del Poggio
Genere: romanzo psicologico
Pagine: 144
Prezzo: € 15,00
« ...si soffermava a leggere negli sguardi della gente comune la loro allegria e le loro sfortune. Alice era una persona di talento che poteva guardare oltre le cose, vedendo la magia di ciò che altri non potevano vedere, perché affannati dalla pressione della loro vita, dei problemi e di tutte le giornate che passavano uguali a se stesse ora dopo ora. »
Alice, stanca di raccogliere le sofferenze altrui, tra solitudine e frustrazioni, decide di dare una svolta alla propria vita realizzando il suo sogno nel cassetto, con l'aiuto del compagno Carlo e dell'amicizia di Linda. Le cose non vanno però come previsto, e la serenità tanto attesa rischia di trasformarsi in ulteriore dolore, condiviso con l'amica del cuore, Iris. La sorte di quest'ultima verrà inconsapevolmente influenzata dagli affari di un uomo agiato e della moglie, tra vanità e burocrazia, e dall'incontro inaspettato con un uomo in viaggio, anch'esso anima tormentata da un passato non proprio roseo, dovuto ad una donna il cui nome reca rabbia e strazio a lui e a molte famiglie.


Il romanzo descrive stralci di vita, racconta le storie di Alice, Iris, Marco e altri personaggi che non rappresentano gente straordinaria, fuori dal comune, ma persone qualsiasi, uguali a innumerevoli altre che conosciamo o che ci passano accanto mentre andiamo al supermercato, a scuola, a lavoro... uguali a noi. Le loro vite si intrecciano e si supportano, si completano o si dividono, tra inaspettate gioie e successi, tra sofferenza e fallimenti. Ognuno di loro, come ognuno di noi, è fragile e tenace al tempo stesso, ma non sempre lo spirito e l'amore prevalgono sulla follia e l'odio posti a ostacolo del futuro, della felicità.
L'autrice descrive, delicata ma pungente, schietta, le veritiere sfumature della personalità umana, fragilità e speranza, sogni e dolori che lasciano segni indelebili nell'animo, nostro e di coloro che ci restano accanto. Valori, morale, violenza, generosità, amore, meschinità, egoismo, diversità ... sono solo alcuni dei temi, assolutamente attuali, che emergono dalle pagine di Vite fragili, un viaggio alla ricerca di un equilibrio e alla ricerca del significato di quella lotta che è la vita, in ogni suo aspetto, dai punti di forza, come il coraggio, alla maschera che indossiamo quotidianamente, opprimente ma necessaria per nascondere le nostre debolezze, la nostra umanità.
« "...Guarda tu lo sai non sono arrabbiata, sono solo triste. Che poi, per me è peggio. Perché, vedi Carlo, la rabbia svanisce. Si dopo un po' scompare nel silenzio dei giorni. La tristezza invece, prima ti solca il cuore, ti lascia la cicatrice da curare e poi ti abbandona solo in parte. È come quando la gente per esorcizzare il malocchio prende in mano un pizzico di sale e se lo butta alle spalle. Nulla è cambiato rispetto ad un momento prima, nulla è stato realmente esorcizzato, la negatività si è solo trasferita... alle spalle." »
« "Mi cogli impreparata! Sicuramente ho conosciuto la ricchezza e la profonda povertà, ho imparato l'essenza della dignità, ho imparato che la solitudine è la nostra più grande compagna. E che... se tieni costantemente occupata la mente, le ombre vanno via." »

Ringraziamo l'autrice e l'ufficio stampa Il Taccuino, per la disponibilità e per averci dato l'occasione di leggere e recensire Vite fragili.
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