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giovedì 21 giugno 2018

Seconda giornata "Quattro blog per un autore" - La lunga strada di Sara di Marta Arvati

Buon pomeriggio a tutti! Ci scusiamo per il ritardo nella pubblicazione della seconda tappa della rubrica "Quattro blog per un autore" ma per via degli esami di maturità abbiamo pochissimo tempo per far coincidere tutto. Avete già letto la prima tappa? Se la risposta è no potete cliccare qui
La cover del libro ci piace molto, Voi cosa ne pensate?

Titolo: La lunga strada di Sara
Autore: Marta Arvati 
Editore: PubGold
Genere: Romanzo rosa
Prezzo: 14,29
Pagine: 312 





Sinossi:
Tutto inizia da un poster. Quel poster appeso da anni in camera sua per Sara rappresenta un sogno, un bellissimo e lontano sogno, e trasferirsi a Roma è forse il primo passo per poterlo sfiorare.. Sara conoscerà il suo idolo, Alessandro Sorani, un talentuoso cantautore ormai affermato nel panorama musicale italiano, ma incontrerà anche una nuova promessa della musica italiana, Enrico Annessi, con il quale inizierà una relazione. Enrico è dolce, premuroso, spigliato, intelligente, è l'uomo che ogni donna vorrebbe al proprio fianco, e appare nella vita di Sara come una meravigliosa realtà, una persona in carne ed ossa che le dimostra un amore sincero e profondo. Alessandro invece per Sara è un sogno che improvvisamente assume sembianze umane, e lei in principio ne è intimorita, ma più approfondisce la conoscenza, più si sente attratta da lui, dall'uomo che è nella realtà e non da quello che si era costruita nella fantasia. Sara è combattuta, tanto intensi e diversi sono i sentimenti che questi due individui suscitano in lei. Ma una scelta apparente non si impone, perché Alessandro è fidanzato e comunque il suo affetto per Sara si manifesta più che altro come un affetto materno... Quel è dunque la cosa difficile? Vedere i propri sogni spazzati via dalla realtà o vederli realizzati nel momento e nel modo sbagliati? 



“LA VITA DIVERTENTE DI UN AUTORE”

Ci sarà sicuramente un aneddoto divertente legato alla stesura del tuo romanzo. Raccontaci un po’ del lato comico legato al tuo libro o magari legato alle tue prime presentazioni davanti a un pubblico.


Di presentazioni in pubblico ancora non ne ho fatte, non sono esattamente una che ami parlare, preferisco scrivere, perciò non so come mi comporterei in una presentazione davanti a delle persone in carne e ossa. Chissà, magari un giorno lo scoprirò.
Per il momento mi sono cimentata solo in una video-intervista in diretta. Che ansia!! Prima di cominciare avevo il cuore in gola. Sono arrivata a casa di corsa dal lavoro e ho acceso il pc, parlando tra me e me per farmi coraggio e cercare un modo per iniziare la diretta. E il bello è che nemmeno sapevo come si facesse una diretta Facebook! Così, nel timore di non far partire il video correttamente, ho chiesto a un'amica di collegarsi e di dirmi se mi vedeva e mi sentiva... e lei allora mi ha confermato via messenger: "Ti vedo e ti sento!". Alla fine, è andata meglio del previsto, e mi sono anche divertita!
Parlando invece della fase di elaborazione e stesura di un romanzo, di divertente e surreale c'è che, quando sto ideando e scrivendo una nuova storia, vivo praticamente in uno stato di sdoppiamento di personalità... se mi va bene. Sennò cado nelle "identità multiple". Nel senso che mi immedesimo così tanto nei personaggi che mi ritrovo a pensare come loro nella vita di tutti i giorni. E ovviamente questo mi è successo anche con il romanzo "La lunga strada di Sara". Come si comporterebbe Sara in questa situazione? Cosa direbbe Enrico? Che faccia farebbe Manuel? E finisco magari a ridere tra me e me con la gente intorno che mi guarda stranita. La cosa più "drammatica": quando chiami il tuo compagno col nome di uno dei tuoi protagonisti... poi spiegaglielo tu che è un personaggio inventato!
Un aneddoto particolarmente simpatico ce l'avrei, e ve lo racconto anche se non è legato direttamente a "La lunga strada di Sara". Dovete sapere che i miei primi romanzi li ho scritti o a mano o con la macchina da scrivere: di conseguenza, per revisionarli e proporli in giro, ho dovuto riportarli sul pc. A trascriverne uno mi ha aiutata una collega e amica, insieme a suo figlio: lei la prima metà, io la seconda. E ovviamente, lei a casa sua e io a casa mia. Perciò, in fase di riscrittura, inevitabili erano messaggi del tipo "Ma tu dove sei arrivata?" "Ah, io a pagina 30" "Bene, allora proseguo con la parte dopo". E intanto il mio compagno mi dettava parti della storia per velocizzare il tutto, "rimproverandomi" per l'eccesso di punteggiatura: "Un'altra virgola!!! Ma no! Non puoi mettere tutte queste virgole!". E in effetti, aveva ragione!



Marta Arvati
Nata il 10 dicembre 1977 a Verona (VR), diplomata a pieni voti al liceo scientifico, ha alle spalle un percorso di studi che comprende materi come paleografia, glottologia, filologia, storia della lingua italiana, storia del teatro e dello spettacolo, legate alla passione per la parola e la scrittura nelle sue svariate forme. Altra sua grande passione è il disegno, nel quale ha imparato da sola a destreggiarsi prediligendo lo stile dei manga e i ritratti. L'amore per i manga e gli anime l'ha portata a studiare la lingua giapponese, complessa ma estremamente affascinate. Tra le letture preferite è sicuramente da includere "Il profeta" di Kahlil Gibran. Alcune sue poesie sono state inserite in una raccolta di autori contemporanei dal titolo "Riflessi", della casa editrice Pagine, mentre il suo primo romanzo, "L'inverno nei suoi occhi", è stato pubblicato nell'agosto del 2017 dalla Collana Floreale (PubMe). Il suo secondo romance "La lunga strada di Sara", è uscito a marzo 2018 sempre con la collana Floreale (PubGold), e per luglio 2018 è prevista la pubblicaziond
e del romanzo spin-off "Chiave di violino".





2 commenti:

  1. Sdoppiamento della personalità e identità multiple? Oddioooo 😂😂😂

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    1. È un rischio che si corre quando ci si immedesima troppo nella storia... e a me capita spesso, finchè poi i personaggi non prendono vita propria e fanno quello che vogliono ;)

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